Manutenzione Idranti
Nell’immaginario collettivo, anche quello dei bambini, il fuoco si spegne con l’acqua. Per questo motivo la presenza degli idranti attiva nelle persone una sensazione di sicurezza.
A questo scopo serve anche una buona e costante manutenzione degli idranti perché l’oggetto che tanto rassicura sia veramente utile.
A tal proposito la normativa vigente impone regole e periodicità precise ma è la serietà dell’azienda responsabile che fa la differenza fra la correttezza giuridica e la sicurezza reale. Un fornitore affidabile, quindi, segue la legge ed usa saggezza e prudenza.
In Italia Estintori siamo fatti così. Ogni sera, quando finiamo di lavorare, vogliamo sapere di aver fatto un buon lavoro… negli idranti deve scorrere l’acqua!
Quali sono le azioni da intraprendere:
CONTROLLO INIZIALE: Pur non rientrando ancora nelle richieste specifiche delle normative vigenti, in Italia Estintori prima di tutto accertiamo la presenza degli idranti, della relativa documentazione e la verifica delle condizioni al momento dell’assunzione della responsabilità dell’impianto.
SORVEGLIANZA: a cura del personale interno all’azienda, prevede accertamenti regolari di tutti i naspi e gli idranti a muro da effettuare secondo indicazioni e formazione specifica.
CONTROLLO: a cura dell’azienda specializzata con una frequenza semestrale. Si testa lo stato e l’efficienza dei dispositivi controllando, fra l’altro, gli attacchi per l’autopompa, le valvole d’intercettazione, i tappi e l’accessibilità e la facilità di utilizzo di tutto.
PROVE DI FLUSSO E TENUTA: a cura dell’azienda specializzata con una cadenza annuale. Si verifica l’effettiva capacità di portata d’acqua alla pressione stabilita dal progetto, l’integrità delle manichette e dei tubi per l’intera lunghezza. In questa fase è prevista l’eventuale sostituzione delle componenti non più idonee.
COLLAUDO: a cura dell’azienda specializzata ogni 60 mesi. Tutte le tubazioni flessibili (idranti) e semirigide (naspi) devono essere sottoposte a prove idrostatiche alla pressione di 1,2 MPa.
A questo scopo serve anche una buona e costante manutenzione degli idranti perché l’oggetto che tanto rassicura sia veramente utile.
A tal proposito la normativa vigente impone regole e periodicità precise ma è la serietà dell’azienda responsabile che fa la differenza fra la correttezza giuridica e la sicurezza reale. Un fornitore affidabile, quindi, segue la legge ed usa saggezza e prudenza.
In Italia Estintori siamo fatti così. Ogni sera, quando finiamo di lavorare, vogliamo sapere di aver fatto un buon lavoro… negli idranti deve scorrere l’acqua!
Riferimenti normativi |
D.Lgs. n.81 del 2008 - Testo unico sulla salute e sicurezza dei lavoratori nei luoghi di lavoro. |
Art. 4 D.M. 64 del 10/03/1998 - Obbligo di manutenzione di tutte le attrezzature antincendio, responsabilità a carico del datore di lavoro. |
UNI 9994. - Manutenzione impianti antincendio. |
UNI 10779 - Progettazione, installazione ed esercizio delle reti idranti. |
UNI EN 12845 - Normativa Europea Antincendio. |
UNI EN 671-3 - Manutenzione di idranti e naspi. |
Quali sono le azioni da intraprendere:
CONTROLLO INIZIALE: Pur non rientrando ancora nelle richieste specifiche delle normative vigenti, in Italia Estintori prima di tutto accertiamo la presenza degli idranti, della relativa documentazione e la verifica delle condizioni al momento dell’assunzione della responsabilità dell’impianto.
SORVEGLIANZA: a cura del personale interno all’azienda, prevede accertamenti regolari di tutti i naspi e gli idranti a muro da effettuare secondo indicazioni e formazione specifica.
CONTROLLO: a cura dell’azienda specializzata con una frequenza semestrale. Si testa lo stato e l’efficienza dei dispositivi controllando, fra l’altro, gli attacchi per l’autopompa, le valvole d’intercettazione, i tappi e l’accessibilità e la facilità di utilizzo di tutto.
PROVE DI FLUSSO E TENUTA: a cura dell’azienda specializzata con una cadenza annuale. Si verifica l’effettiva capacità di portata d’acqua alla pressione stabilita dal progetto, l’integrità delle manichette e dei tubi per l’intera lunghezza. In questa fase è prevista l’eventuale sostituzione delle componenti non più idonee.
COLLAUDO: a cura dell’azienda specializzata ogni 60 mesi. Tutte le tubazioni flessibili (idranti) e semirigide (naspi) devono essere sottoposte a prove idrostatiche alla pressione di 1,2 MPa.
Manutenzione a cura di: |
Personale interno |
Azienda esterna specializzata | Azienda esterna specializzata | Azienda esterna specializzata |
Componente |
Frequenza delle manutenzioni |
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Sorveglianza | Controllo |
Prove di flusso e tenuta |
Collaudo | |
Impianto rete idrante | Mensile | 6 mesi | 12 mesi | |
Idrante a colonna | Mensile | 6 mesi | 12 mesi | |
Idrante sottosuolo | Mensile | 6 mesi | 12 mesi | |
Idrante a parete | Mensile | 6 mesi | 12 mesi | 60 mesi |
Naspo | Mensile | 6 mesi | 12 mesi | 60 mesi |
Attacco motopompa V.V.F. | Mensile | 6 mesi | 12 mesi |
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