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11/09/2019

Estintori a polvere, decisamente i più diffusi

Estintori a polvere, agente estinguente polvere polivalente ABC composta da fosfato d'ammonio

Ogni edificio all’interno del quale vengano svolte delle attività, che sia un ufficio di lavoro, un  ristorante o un appartamento deve necessariamente disporre di un’attrezzatura di sicurezza che possa aiutarci in casi di emergenza. Esistono differenti dispositivi di contrasto ad incidenti, ma quelli che di certo troverete in ogni struttura in cui avrete modo di entrare sono sicuramente gli estintori. L’incendio è infatti uno di quei casi che più spesso ci troviamo a fronteggiare e nel tempo sono state sviluppate tecnologie, come i rilevatori di fumo o le porte tagliafuoco, che ci permettono di ciroscrivere la zona colpita dalle fiamme senza che queste divampino ovunque. Negli episodi in cui il fuoco possa essere subito estinto senza l’intervento dei vigili, ecco che strumenti come gli estintori a polvere diventano ottimi alleati imprescindibili.
 


È possibile in un edificio non trovare un estintore a polvere in caso di incendio?

In Italia è obligatorio per legge fornire ogni struttura di appositi apparecchi di contrasto alle fiamme funzionanti e completi di rivisione. Gli estintori a polvere sono senza dubbio i più diffusi e per normativa devono ricevere controlli ogni 36 mesi. Questa manutenzione è regolata dalla norma UNI 9994-1:2013 che prevede l’adempimento di cinque step ovvero:
- il controllo inziale
- la sorveglianza
- il controllo periodioco
- la revisione programmata
- il collaudo
Questi cinque momenti sono preceduti dalla scelta dell’azienda che si occuperà della manutenzione e della persona responsabile all’interno dei locali presi ad esame. Ma quale tipo di apparecchi antincendio possiamo trovare e come utilizzarli?
 


Come vengono classificati gli estintori?

Possiamo suddividerli in base alle caratteristiche di:
1 – peso / trasportabilità
2 – agente estinguente

Per quanto riguarda il peso, è subito detto. Ci sono gli estintori portatili con massa fino a 20 kg totali, che possono essere utilizzati da un solo operatore e sono facilmente maneggiabili a mano. Questi dovrebbero essere presenti in ogni edificio proprio per poterne permettere l’utilizzo ad opera di un singolo in caso di estrema emergenza. In situazioni critiche non è sempre garantita la presenta di colleghi e la possibilità di poter intervenire anche singolarmente dovrebbe essere sempre garantita sia per l’incolumità dei collaboratori sia per la salvaguardia dell’attrezzatura presente.
Superata questa soglia di peso (20 kg), vengono detti “carrellati” proprio per la dotazione di carrello con ruote sul quale vengono appoggiati per favorire la trasportabilità in modo veloce ed agevole, necessitando però di almeno due operatori per l'utilizzo.

 

Estintori a polvere e altri agenti

Per quanto concerne invece l'agente estinguente, abbiamo acqua, schiuma, anidride carbonica e polvere. Oggi ci occupiamo degli estintori a polvere, probabilmente i più diffusi. La maggior parte di questi dispositivi contiene polvere polivalente ABC, in grado di spegnere tutti i fuochi tranne appunto la classe D; questa polvere contiene fosfato d'ammonio in percentuale variabile da 40% a 90%. Ne esistono di tantissime misure diverse: portatili da 1 kg per le auto e le imbarcazioni oppure da 6/9/12 kg per un ambiente di superficie media, carrellati da 30/50/100 kg. Attenzione, gli estintori a polvere possono limitare le capacità respiratorie in ambienti chiusi e piccoli, prendete tutte le precauzioni necessarie.



Cosa si intende per estintori a polvere di classe ABC?

Ogni incendio fa riferimento ad una determinata classificazione che mostra davanti a quale tipologia di emergenza ci possiamo trovare. Questa viene suddivisa con l’utilizzo delle lettere A,B,C e D ognuna delle quali identifica un diverso tipo di situazione.

Classe A: sono incendi derivanti da materiali solitamente di natura organica e che quindi portano alla formazione di braci
Classe B: ovvero incendi di sostanza liquide o solide che possono liquefarsi. Ne sono esempio petrolio, vernici, grassi etc..
Classe C: incendi causati da gas
Classe D: incendi derivati da materiali metallici, come magnesio, potassio, sodio

Ognuna di queste condizioni dispone a sua volta di specifici dispositivi antincendio. Come detto in precedenza, l’estintore a polvere è stato studiato per casi di incendio di classe ABC. Per quanto riguarda quelli portatili, se avete interesse nell’informarvi su come poterli utilizzare al meglio, vi consigliamo di leggere questo articolo dedicato.


Tel. 02 440.08.85 - mail@italiaestintori.it



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