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24/12/2012

Estintori a CO2: l'ABC

Gli estintori a CO2 sono diversi dagli altri sia dal punto di vista della struttura, sia dal punto di vista del funzionamento. Ecco a voi come funzionano gli estintori a CO2.

Uno dei criteri per suddividere gli estintori in categorie è quello dell'agente estinguente. Parliamo oggi degli estintori a CO2, ad anidride carbonica, per lo spegnimento di fuochi di classe B e C.
Strutturalmente, gli estintori a CO2 sono diversi da tutti gli altri poiché hanno un serbatoio in acciaio realizzato in un unico pezzo, adeguato per sopportare le pressioni interne dell'estinguente, e un gruppo valvolare con attacco conico senza foro per il manometro per il controllo della pressione. Secondo il Ministero dei Trasporti e della Navigazione il serbatoio deve essere collaudato ogni 10 anni. Il colore è rosso e, per alcuni dispositivi più vecchi, all'estremità superiore diventa grigio.
Quando questi estintori a CO2 vengono azionati, l'anidride carbonica all'interno, ad una pressione di  circa 55/60 bar (20°C), raggiunge il diffusore ed attraverso un filtro frangigetto si espande ad una temperatura che arriva fino a -79°C, il cosidetto ghiaccio secco.
Perchè gli estintori a CO2 sono particolarmente adatti ai quadri elettrici? Poichè questo è un gas inerte e dielettrico (ovvero non conduttore di elettricità, non ha carica che si può muovere su distanze considerevoli e quindi non può dare luogo a corrente).
Un ultimo dettaglio: prestare estrema attenzione all'utilizzo di questi estintori a CO2 poiché riducono l'ossigeno nell'aria, quindi potrebbero rendere molto difficile la respirazione, soprattutto in ambienti chiusi, e il getto potrebbe provocare ustioni da congelamento e shock termici.

Tel. 02 440.08.85 - mail@italiaestintori.it



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