Naspi antincendio: caratteristiche e dettagli
Naspi antincendio, apparecchi pratici ed efficaci soprattutto per situazioni a basso rischio. Ecco a voi i dettagli tecnici e la potenza dei naspi antincendio rivenduti da Italia Estintori.
Oggi parliamo dei naspi antincendio, che rappresentano delle attrezzature antincendio costituite - generalmente - da una cassetta, con o senza lastra, e da una lancia a rotazione avvolgibile (bobina mobile) a cui è attaccata una tubazione semirigida collegata ad una rete di alimentazione idrica in pressione. Essi consentono un immediato intervento nel caso si renda necessario lo spegnimento di incendi in edifici e locali. I naspi possono trovare collocazione all’esterno delle uscite di sicurezza, sui pianerottoli, nei pressi delle vie d’uscita, eccetera. Più in generale, la posizione dev’essere quindi facilmente accessibile e ben segnalata; in particolare, i naspi antincendio vengono nella maggior parte delle volte collocati in edifici pubblici come scuole, uffici pubblici, alberghi, case di riposo, ospedali, cliniche, università, oppure in edifici privati come stabilimenti produttivi, fabbriche, sedi aziendali, magazzini e depositi.
Naspi antincendio: modelli e caratteristiche
Possiamo distinguere i naspi in due tipi:
- naspi da incasso o da muro
- naspi da veicolo
I primi sono ideati per fornire un aiuto immediato in caso di incendio sviluppatosi all’interno di un edificio. Nei naspi da incasso o da muro, posizionati all’interno di cassette denominate “cassette naspo”, la tubazione deve essere già collegata sia al rubinetto, sia alla lancia. La cassetta deve avere un portello che possa essere aprirsi di almeno 170° per consentire lo srotolamento della tubazione in ogni direzione. Inoltre, la cassetta non deve presentare spigoli taglienti, che potrebbero rovinare gli strumenti presenti al suo interno, o ferire chi si trovasse a doverne fruire.
I naspi da veicolo, invece, sono tipici dei mezzi antincendio in dotazione alle forze pubbliche: Vigili del Fuoco, Protezione Civile e Forestale. In tal caso la tubazione è già collegata all’impianto di erogazione dell’acqua, mentre la lancia non è sempre montata alla tubazione, potendosi talvolta trovare su un ripiano del veicolo, purché sempre nelle immediate vicinanze del naspo.
La manutenzione dei naspi antincendio
Per quanto riguarda la manutenzione dei naspi, nella fase denominata “controllo periodico” - che è semestrale e va effettuato da persona competente - dovrà essere verificato:
- che la bobina, se presente, ruoti agevolmente in entrambe le direzioni
- la mancata presenza di screpolature, deformazioni e danneggiamenti sulla tubazione
- per i naspi orientabili, che il supporto pivotante ruoti agevolmente fino a 180°
- per i naspi manuali, che la valvola d’intercettazione sia adeguata e di facile e corretta manovrabilità
- per i naspi fissi, che la guida di scorrimento della tubazione funzioni correttamente e sia fissata correttamente e saldamente
- che la tubazione di alimentazione sia in buone condizioni
Durante la fase di controllo e manutenzione annuale - il cosiddetto collaudo funzionale, svolto da azienda specializzata - deve essere effettuata la prova di funzionalità dei naspi controllando che la portata e la gittata siano costanti e sufficienti. Una volta terminate le operazioni il tecnico è tenuto alla compilazione del rapporto di intervento e all’aggiornamento del cartellino di manutenzione.
Se vuoi approfondire, ti invitiamo a leggere il nostro precedente articolo: Quali sono le differenze tra i naspi e gli idrant antincendio?