I requisiti delle porte tagliafuoco
Se avete bisogno di porte tagliafuoco sicure e resistenti rivolgetevi a Italia Estintori. Ecco a voi i requisiti di stabilità, tenuta e isolamento termico caratteristici delle porte tagliafuoco.
Al momento della costruzione di nuovi edifici, occorre considerare le distanze di sicurezza per impedire la propagazione di eventuali incendi. Questo però comporterebbe l'uso di grandi spazi adibiti al nulla e quindi, una grande spesa economica superflua.
Come ovviare a questo problema? La soluzione è installare degli elementi di separazione che resistono al fuoco, ovvero muri e porte tagliafuoco. Queste strutture sono in grado di impedire la propagazione delle fiamme tra ambienti adiacenti uno all'altro, riducendo di grande misura le distanze di sicurezza.
Per considerarsi porte tagliafuoco, queste devono conservare i requisiti di stabilità meccanica, e di tenuta ai prodotti della combustione e di isolamento termico. Devono quindi resistere strutturalmente, non lasciar passare le fiamme, i vapori o i gas caldi, non produrre a loro volta fiamme o combustioni e ridurre anche la trasmissione del calore.
Tra quali tipi di porte tagliafuoco possiamo scegliere? Le porte incernierate sono dotate di una chiusura automatica che scatta in caso di incendio; le porte scorrevoli sono generalmente aperte, trattenute da un contrappeso e da un fusibile che si rompe al diramarsi delle fiamme e fa chiudere la porta; le porte a ghigliottina sono sospese in modo verticale sopra l'apertura e scattano solo al verificarsi dell'incendio.
Se avete bisogno quindi di porte tagliafuoco resistenti e sicuri rivolgetevi a Italia Estintori, leader indiscussa nel settore antincendio. Non trascurate mai la sicurezza, soprattutto negli ambienti pubblici e sul luogo di lavoro.